Festa id San Michele - Teatro in Strada - Carmignano

Martedì 29 Settembre

Giurato 3
Agnese Manzini - attrice

Primo posto

Nonostante il soggetto semplice è riuscito a comunicare un intero mondo di immaginari. L’anima di Carmignano, della vita di paese, delle persone mi sono arrivati più degli altri. Buona la scrittura, la migliore, la più semplice e meno pretestuosa si faceva ben seguire accompagnandosi e alternandosi perfettamente con le immagini. I costumi, per quanto meno spettacolari, erano giusti e i carri e i quadri che si sono succeduti adorabili. La scena della “fantasia nel campano”è stata molto divertente, la scena degli amori, l’epilogo, poi hanno completato una storia decisamente piacevole, non banale, non pretestuosa e che con dolcezza, simpatia e ironia ha aperto un piccolo mondo e vero a tutti i presenti. Musiche giuste e coinvolgenti.

Secondo posto

Secondo perchè non posso dare pari merito col primo. Il pretesto del cinema è stato molto azzeccato, divertente, ed è stato ciò che ha reso il tutto uniforme e gradevole. Le musiche davvero meravigliose che potevano però essere sfruttate meglio. Devo citare il carro del tempo, bellissimo perfetto nel comunicare il passare del tempo con l’immobilità; la scena dell’invecchiamento, inoltre, molto teatrale ed efficace. Finale meno all’altezza dei contenuti precedenti. Non è un primo posto perché più dispersivo del giallo.

Terzo posto

 

Spettacolare è decisamente la sua parola. I carri e i costumi più belli a mio avviso, non è stato all’altezza dei primi due per una questione di scrittura più debole e più dispersiva nonostante il pretesto della supplica fosse molto interessante. Il parlato e la musica si sposavano male. Gli stimoli visivi erano talmente tanti che perdevano la narrazione e viceversa. Musica debole, non all’altezza di quello che vedevo. Buona l’interpretazione dei figuranti. Apprezzo il richiamo all’attualità. Coraggioso.

Quarto posto

Il motivo del quarto posto non è altro che dovuto alla confusione e alla contaminazione dei linguaggi. Intendo dire che costumi, comparse, oggetti e carri non si completavano ma, anzi, confondevano il messaggio. Alcune scene erano troppo lunghe, apprezzo l’aver tentato una strada più astratta nella narrazione ma per me è stato motivo di confusione e distrazione. Devo citare il carro dell’altalena perché è stato il picco più emozionante. Apprezzo anche il richiamo all’attualità e all’Italia. Rischioso e coraggioso il pretesto della guerra.