Festa id San Michele - Teatro in Strada - Carmignano

Sabato 26 settembre 2015

Giurato 4
Stefano Giuntini - giornalista

Primo posto

Raccontare la vita di un grande uomo alla maniera del cinema neorealista rende a questo spettacolo il podio per la migliore interpretazione, quella più originale. Anche perché considerare preziosa ogni briciola di condivisione come fa il medico protagonista sulla scena (e nei cuori dei suoi cittadini) è poi il messaggio dei grandi registi citati, Fellini e De Sica su tutti. Poco importa se lo scenario non permette di seguire i tempi cinematografici perché questo è meta cinema ma anche teatro cinema. Di sicuro una cosa che con tutti i suoi limiti, non avevo mai visto.

Secondo posto

Un racconto di formazione classico narrato attraverso un’amicizia trans generazionale che brilla di luce per una scrittura superiore a tutte le altre messe in scena in questa edizione. I ricordi lontani di un acquistano nella mente dell’uomo che è diventato una dimensione leggendaria, come castelli in aria dove indiani, astronauti e ballerine si inseguono sulle musiche di Cindy Lauper e Gary Jules. Perché la felicità si riconosce solo dal rumore che fa quando se ne va anche se c’è sempre modo di ricominciare a sognare, magari sulle note di “Son Two” dei Blur. Oscar all’ottimismo

Terzo posto

Il mondo è in guerra, sta bruciando. Sono 16 i conflitti attualmente in corso sul pianeta e la nostra pace non è nulla di più della falsa quiete nell’ora di un cielo nero. Raccontare la guerra con una messa in scena spettacolare ma rispettosa attraverso gli occhi di un uomo di pace sui campi di battaglia ci ricorda gli orrori del passato per capire quelli del presente e non rimanere imprigionati nel nome della libertà, nei nostri stessi confini. E se davvero siamo – o dovremmo essere tutti fratelli –chi sono adesso i nostri veri nemici? Bella domanda, soprattutto se la regista è una 21enne.

Quarto posto

Ma cosa è successo a questo paese? La costituzione scritta dai padri della Repubblica è la migliore del mondo occidentale e si basa sul diritto al lavoro senza cui si perde la dignità sia come uomini che come cittadini. La crisi, la caduta della piccola impresa di provincia sono raccontate qui anche con citazioni colte di Calvino. Dati storici, numeri giornalistici, testimonianze dirette e una messa in scena spettacolare. Peccato per alcuni errori scenografici (soprattutto all’inizio) che non si possono perdonare.