Primo posto |
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Storia attinente al territorio ma che è stata capace di toccare trasversalmente molti altri immaginari e realtà dentro e fuori ad ognuno di noi. Si è respirata l’atmosfera magica e sognante del teatro di strada. I carri molto semplici ma comunicativi. Ottima scelta della musica e bello il tentativo di contestualizzare una storia del passato nel presente attraverso elementi come il linguaggio e la rappresentazione della danza urbana. Ho molto apprezzato la semplicità coreografica che esprimeva l’esplicita volontà di rendere la danza come qualcosa di semplice, fanciullesco, alla portata di tutti. |
Secondo posto |
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Trama delicata e molto dolce, ottime scenografie, belli i costumi, costruzione coreografica a tratti un pochino forzata. E probabilmente troppo ridondante la costruzione del racconto per i miei gusti. Ma in generale un lavoro davvero ben fatti che a tratti mi ha emozionata. |
Terzo posto |
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Carri, struttura e scenografia molto belli ma non sembravano essere ben integrati nella narrazione. Buona qualità tecnica delle danzatrici anche per quanto l’aspetto coreografico fosse molto statico. Eccessivo l’uso delle parole e decisamente tematica complessa che richiedeva un approccio più studiato. |
Quarto posto |
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Ha puntato molto sull’emotività a volte finendo per forzare la trama che era debole. Buone strutture ma debole la coreografia e la scelta musicale. Il tema era probabilmente troppo pretenzioso. Ottima scelta dei costumi. |