Festa id San Michele - Teatro in Strada - Carmignano

Presentazione Temi San Michele 2015.


Il corpo pieno non crede al digiuno

Dalla testimonianza di un carmignanese del 1922, si parla del lavoro, della sua storia e delle sue storie. 
Guardo i quattro volti immobili, supplicanti davanti a me che chiedono di essere compiuti ed io senza più mani, con gli occhi pieni di lacrime ed in bocca un sapore acre e pungente, mi sento per la prima volta inerme davanti a loro. 
Il Rione Celeste, in occasione dell’edizione 2015 della Festa di San Michele, ne racconta le soddisfazioni e la fatica, le preoccupazioni e le speranze, le aspettative ed i problemi. 
Il lavoro da dignità, la mancanza di lavoro la toglie.




Sogno di Natale
Quel volto, i suoi gesti, i nostri sorrisi, le nostre solitudini. Ricordi, racconti, consigli… piccoli attimi per mano in un tempo sospeso a Carmignano, luogo di gratitudini e passione. Il mio luogo, il nostro, il loro. 
Ed è in una notte, qui ed ora, che tutto ritorna d’un tratto, come in un mondo altro che ora irrompe qui. E’ in una notte di stelle che tutto rivive, come in un tempo altro e lontano, che adesso io sento…qui. Ed è in una nota stonata che l’amore rimbomba proprio qui, in una vita di allora che rivive così. 
Ed è in quell’istante che mi perdo, avvolta dal girotondo di chiome brillanti ancorate a radici di saggezza proiettata sul futuro.

E le stelle stanno a guardare
Silenzio. Si avverte solo il silenzio in questa lunga notte. 
Mi inginocchio, in segno di riverenza, rivolgendomi a colui che per tutta la vita mi aveva guidato e spero di ricevere proprio da lui, mio amico, mia guida, mio confidente, quelle risposte che mi erano ignote ormai da fin troppo tempo. 
Sospiro ma non sento niente, non riesco a comprendere, stringo i pugni, desidero fuggire, vorrei tornare a Carmignano, mia culla, mio rifugio, mia casa, nei luoghi della mia infanzia, in quei reticoli di strade che tanto mi sono cari e che ancora oggi sono così vividi nella mia mente pur dopo anni di lontananza. 
Un brivido mi percuote la schiena, apro gli occhi urlando al cielo la mia rabbia, mi getto a terra esasperato dai miei pensieri, su quel manto erboso ormai del tutto bianco. 
La neve cade, lenta e incessante, bagnando il mio volto, accarezza i miei occhi stanchi e porta via i segni della mia disperazione. 
Domani tutto ricomincerà, ma non è adesso il momento. 
Silenzio. Si avverte solo il silenzio in questa lunga notte.

Castelli in aria
“Un ammasso di roccia 
cessa di essere un mucchio di roccia 
nel momento in cui un solo uomo 
la contempla immaginandola, al suo interno, 
come una cattedrale” 
Antoine de Saint-Exupéry ne “Il Piccolo Principe” 
Forse la vita non è quella che si è vissuta.. 
Ma quella che si ricorda. 
Ma che cosa è un ricordo? 
Qualcosa che hai o qualcosa che hai per sempre? 
Vivendo si dimentica e come ciechi si cammina 
Basta un attimo per scordare una vita 
Basta un attimo per scordare una vita
e non basta una vita per ritrovare il punto di partenza,
lì dove tutto è nato, a Carmignano,
e dove tutto tornerà a splendere.
Si dice guardare con gli occhi di un bambino,
ebbene lasciamoci per una volta stupire
per toccare finalmente, l’invisibile.

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