Festa di San Michele - Carmignano - Prato


Vai ai contenuti

San Michele 1998

1998

San Michele 1998


presenta

"Mille Arti… Una Notte"

Il nostro intento è di aprire una finestra sui significati della nostra arte naturalmente intesa come arte del nostro paese.
Questo termine che allude oggi ad attività estetiche, soprattutto in quanto attività che si realizzano mediante la tecnica, mestiere, subirà in futuro delle modifiche che ne cambieranno il significato?
E soprattutto, sarà possibile distaccarsi dal forte legame che da millenni ogni espressione artistica ripropone ciclicamente sotto forma di "Artes nimi et corporis"?
Sono siamo fermamente convinti di no!
La sfilata ha quindi lo scopo di dimostrare la nostra teoria: "ARS, e nello specifico nostro ARS CARMIGNANENSIS" ha un senso unitario estremamente vasto, poiché viene riferito ad ogni attività, implicante un'abilità innata o acquisibile attraverso un opportuno tirocinio, da ricondursi a qualsiasi mestiere o qualsiasi attività di tipo estetico. Ma non solo; per noi l'arte è anche e specialmente quello che i nostri occhi sanno cogliere in ciò che la natura ha scolpito per noi.
- Ed è arte effimera, perché soggetta a mutazioni
- E' arte fantastica, perché lasciata a libera interpretazione dell'individuo.
- E' arte antica, perché ingloba suggestive sfumature derivanti dal passato.


presenta

"Carmignano delizia afrodisiaca"

Carmignano è una terra generosa. Le sue colline, da tempi memorabili, ci hanno offerto continue delizie: olio raffinato, vino prezioso, frumento, ortaggi di ogni sorta e gustosissimi salumi. Questi ingredienti hanno rappresentato, in un primo momento, la cucina cosiddetta povera, per poi divenire raffinate pietanze per mano di geniali cuochi che hanno saputo abilmente unire le nostre genuine materie prime.
L'abbondanza sulle tavole dei contadini, come su quelle delle grandi famiglie nobili, ispirava piaceri proibiti. I profumi ed i colori di semplici di equilibrati piatti, come di elaborate e sfarzose ricette, pungolavano il desiderio amoroso inebriando i commensali.
E oggi? Il tutto pronto del consumo veloce forse attenuano insieme all'attenzione a tavola anche lo scoprire del piacere che da essa deriva.


Non partecipò all'edizione


presenta

"Riflessi D'Ombra"

L'evocazione fantastica legata alla villa di Trefiano. Costruita verso il 1570 per la famiglia Rucellai su progetto attribuito al Buontalenti, in origine utilizzata come Casino di caccia, è divenuta nella fantasia popolare dimore di paure e fantasmi, rivelantisi nella fugace apparizione di ombre di camerieri recanti vassoi carichi di calici e pietanze. Riflessi d'ombra racconta una storia di alchimia, una leggenda inventata che trae spunto dalle diverse credenze, nella quale è auspicato il puro contatto che diventa perenne ed indispensabile dialogo fra Uomo e Natura. Nella favola del saper vivere in comunione con il Tutto, domina una sorta di Energia Cosmica che, lasciando vagare le Anime, perplesse come ombre lungo le pareti della villa.
La narrazione è affidato ad uno strano cantastorie, che ha compiuto lo stesso percorso destinato al protagonista della leggenda, il figlio del Signore di Trefiano, ed i cui disegni coprono l'intero spazio della mente e si concretizza non su una qualsiasi carta bensì sulla mappa di Carmignano spazio magico dell'evocazione.


Torna ai contenuti | Torna al menu