Festa di San Michele - Carmignano - Prato


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San Michele 2000

2000

San Michele 2000


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"Così è"

Esiste una frazione di un attimo in cui la particolare alienazione di un momento genera una prorompente liberazione tramite la quale angustie, paure e conflitti tendono a strutturarsi fino ad uscire nell'ambito dell'irrilevante, transitando attraverso il singolo individuo e gonfiandosi di consistenza.
Si scopre così l'appartenenza ad uno spazio più ampio, si sfugge alla forza di gravità del personale, costruendo nell'immaginario collettivo una rappresentazione che ne trascende.
Ed ecco, dunque implicito, il riferimento ad istituzioni a costumi, a forme di oppressione o di conflitto, alla saggezza o alla follia dell'istante, ad evidenze o a ignoranze, a modi di ragionare che, nella nostra tradizione, si sono largamente divulgati.
A trasparenze, a timori, ad abitudine alla sensibilità ed all'immaginazione per raggiungere la percezione di invisibili sfumature del particolare che trasportano verso costumi nuovi e nuovi valori, rinnovate passioni ed impalpabili fantasie, ormai sostanze coagulatesi alla tradizione.
Insomma tutto un "gioco" vorticoso che, inconsapevolmente, come carmignanesi ci coinvolge e ci accomuna.
"Così è" vuol perciò rappresentare i pensieri le paure e le speranze di un rionale nell'attimo che precede per la notte più importante dell'anno, la notte del San Michele.


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"Eroma 'deserpreos id arret"

Una deliziosa storia di realtà fantasticamente tramandata tra i fauni abitanti le pendici del Montalbano. Si narra che uno di loro, casualmente, sia stato testimone di un serrato e incessante corteggiamento di un dio per una fanciulla bellissima di nome Carmignano.
Una storia scandita dall'insistenza del dio che usa tutti i suoi poteri per affascinare la fanciulla amata con un crescendo di doni meravigliosi, fichi, vino, grano, olio, fiori. Si mescolano così i sapori, i profumi, i colori della nostra terra con musiche e danze che vengono dal cielo. Un ideale spettacolo naturale che illumina l'immaginario dell'uomo che da sempre collega la natura con paure, speranze, bisogni e sogni in quella incerta terra di confine tra l'uomo e il divino. Dal sapore al profumo, dal colore alla melodia. Dalla terra al cielo. La fanciulla vacilla di fronte a un siffatto spettacolo e concede il suo amore al dio. A perenne ricordo di quell'amore, quella terra, prende il nome della fanciulla, Carmignano. Adesso non resta che vivere insieme questa storia, partecipando allo splendido spettacolo che la nostra terra sa offrire e che si avvicina alla natura come amore.


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"La vite è bella"

In questo nuovo millennio dove tutto è geneticamente modificato noi ci rifiutiamo ad accettare manomissioni sulla vite e attraverso le stagioni vogliamo rappresentare tutta la passione e la cura che fanno divenire così buono il nettare divino, per far capire quanto è sbagliato andare contro una natura così perfetta.


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"Sera d'Aprile verso l'imbrunire"

Era un giorno come tanti,
Fieno e sorrisi, vino e sudore
Donne bambini e anziani, covoni e sole.
Era una sera come tante.
Quiete di campagna, dai campi nell'aria
Sera d'Aprile verso l'imbrunire.
Era una notte come tante. Notte di guerra.
E fu un'alba nuova.
Schiusa ai colori della primavera, i primi che avrei visto
Io, Leonardo, nato a Carmignano, il 25 Aprile 1943.
Per una vita un sogno non basta
Ma è ciò che raccogli seminando
Che crescerà per sempre in te.
E pianterà radici e metterà le ali
Brezza di fuoco ti trasporterò sull'onda del vento che scegli
Il pascolo sarà in te verso l'avvenire.
E poi vivere con nuova gioia ogni momento
Semplice e vero
Ed ogni tanto alzare gli occhi al cielo
Per non dimenticare che le rondini esistono, ancora.
levarsi dal sonno a impreziosire la mia veglia, ed arricchire il mio cuore.
Io, ringrazio la Vita
Per un così piccolo seme
Per un così grande dono
E per quanto ancora sapremo coltivare.


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