Festa di San Michele - Carmignano - Prato

Sabato 26 Settembre

Giurato 1: Diplomata in didattica alla Royal Accademy ed in danza educativa. Diplomata in pianoforte, fonda a Lucca uno spazio culturale da danza teatro e spettacolo.

Coerente al contenuto del soggetto, fluido nello svolgimento e fantasioso nei colori e negli effetti. La regia ha saputo dare all'interno dello spettacolo il giusto equilibrioe tutti i passaggi: dalle coreografie al racconto, dai carri alle scelte musicali. Buono il ritmo dello spettacolo.

Bello il soggetto e la sua realizzazione registica. In alcuni momenti qualche forzatura coreografica. Mi è piaciuta la modernità con cui è stato trattato il soggetto. Giusta e coerente la scelta musicale.

Un soggetto interessante e ben reso registicamente anche se con alcuni momenti di troppo e poco inerenti. Non sempre equilibrato il suono con la voce.

Un soggetto di fondamentale interesse e importanza per tutti. Un po' superficiale e semplicistica la sua realizzazione.

Giurato 2: Assessore all'organizzazione degli uffici al personale, manifestazioni folcloristiche, rapporti internazionali e gemellaggio. Grande amante e coordinatore delle tradizioni popolari in seno a spettacoli e rappresentazioni teatrali

Una ricostruzione fantastica con coreografie , carri e costumi eccezzionali. Una narrazione scorrevole efficace, precisa nei tempi, hanno rappresentato un'antica tradizione di lavoro di questa terra. Un lavoro che ha costituito per la gente di queste parti una vitale risorsa e che pertanto ritengo per il suo grande valore e per come è stata rappresentata, meritevole del primo posto.

La scoperta e la rivelazione dell'antica tradizione della lavorazione della ceramica in queste terre (Bacchereto) pur ricca di storia nel ramo, è stata rappresentata in maniera suggestiva e spettacolare. La coreografia ampia, luminosa e spettacolare, ha reso la rappresentazione, essere meritevole del secondo posto con qualche rimpianto.

La varietà della storia che ha abbracciato epoche che van dal basso all'alto Medioevo, dal Rinascimento al Risorgimento fino all'epoca moderna, è stata narrata con un ritmo ben costruito. Bellissima coreografia, carri e costumi. Dispiace non assegnare una classificazione migliore ma il filmato ha disturbato la parte finale per cui si assegna a malincuore il terzo posto.

Vivace veloce carino, ma un po' sotto le altre rappresentazioni.

Giurato 3: Attore e regista

Di rilievo il soggetto, di fine fattura i costumi e altrettanto i carri, musiche valide e attinenti al soggetto, coreografie eccellenti e regia ben orchestrata. Bene anche le voci recitanti.

Interessante il soggetto, belli i costumi, molto interessanti i carri indovinate le colonne sonore, molto belle le coreografie, buona la regia buona la voce recitante femminile che iterpreta la "Storia"

Di interesse il soggetto, ottimi i carri e le coreografie (in particolare i balletti), belli i costumi e buona la musica e la regia. Recitazione discreta.

Soggetto di attualità, costumi adeguati e carri interessanti, musiche sufficienti ma scontate, coreografie di ottima fattura e originali e regia egregia.

Giurato 4: Presidente dei carristi dell'Associazione di Viareggio con sede nella Cittadella del Carnevale, artista poliedrico di grande fama internazionale, scrittore, pittore, scenografo di cinema, teatro, maestro e creatore di celebri carri del Carnevale di Viareggio.

Una bella storia con un pathos molto interessante. Belli e comunicativi i carri. Una coreografia frizzante

Un bel soggetto con dei costumi eccezzionali. Una bella coreografia. I carri di buona fattura

Storia buona nell'insieme un po' statica la coreografia e la regia. Bello il carro con l'uva.

L’impegno profuso nella ricerca della cura dei particolari non giunge ad un altrettanto risultato. La parte narrativa un po’ approssimativa.

Giurato 5

La regia è esperta, i momenti scenici di grande suggestività. La potenza della musica accompagna coreografie emozionanti. Il soggetto, affascinante, è approntato in modo chiaro ed efficace. I costumi sono ricchi. Notevole l'effetto reso dalle figure all'interno del vaso, nel carro finale

Il soggetto piuttosto complesso è stato reso in modo efficace e poetico, evitando il facile rischio di una regia didascalica. Il concetto di "tradizione" è stato affrontato in modo originale e innovativo. I costumi e i volti dei figuranti esprimevano autenticità. buone le coreografie. Notevole la scultura umana sull'ultimo carro.

Sicuramente uno dei soggetti più suggestivi e toccanti dell'edizione 2009. La storia è narrata in modo coinvolgente e poetico. Di impatto gli effetti sonori che ricordano il lavoro degli scalpellini. Trovo, purtroppo, poco efficaci le coreografie e a volte i carri avrebbero potuto essere sviluppati meglio, magari con più figuranti sopra. Notevole invece l'ultimo carro che ritrae in modo intenso la storia della gente e delle sue cave.

Nonostante il soggetto fosse di attualità e i costumi ottenuti dai rifiuti fossero originali, è necessario notare che le coreografie avrebbero potuto essere sviluppate, così come la composizione scenica dei figuranti a terra e sui carri. Il rumore delle piccole moto, trovata divertente, ha purtroppo coperto la voce narrante. Il racconto è risultato comunque chiaro, semplice e di immediata comprensione.

Domenica 27 Settembre

Giurato 1: Professore ordinario di storia moderna alla facoltà di lettere di Arezzo. Università di Siena.

Rappresentazione molto ben articolata con momenti particolarmente efficaci che danno emozioni per la loro poeticità. E' davvero una storia viva e contemporaneamente molto "pensata"

Storia efficace e molto ben raccontata con momenti coreografici di grande efficacia e impatto spettacolare.

Apprezzabile il filo storico del racconto, ma non sempre coinvolgente. Coreografie e musiche esortative più che efficaci.

Di grande attualità il tema ed efficace il messaggio, che tuttavia rimane più enunciato che reso vivo e partecipato.

Giurato 2: Insegnante di danza, ha studiato all'accademia di danza a Roma. Coreografa, direttrice artistica della società sportiva e culturale Danzarea.

Centrato l'obbiettivo scelto. Effetti speciali molto indovinati. Grande suggestione del racconto, ben supportato dalla musica. Insieme molto equilibrato senza cadute o diminuizioni di intensità.

Bello l'effetto dell'argilla che si trasforma e la crepatura dello scarto. Piacevole l'ingresso dei piccoli che la lavorano. Obbiettivo del tema centrato. Suggestivo l'uso delle torce e dei fuochi artificiali. Molto bello l'effetto del mare. Elegante la presentazione degli effetti da parte delle donne. Un po' debole la parte danzata.

Originale, divertente, vivace. Geniale l'uso delle minimoto. Dovrebbe essere usato per sensibilizzare i futuri cittadini nelle scuole ad uso educativo. Il tema è universale ma un po' esile il filo che lo lega a questo specifico territorio.

Tema non facile da trasferire in una coreografia. L'inizio infatti stenta a catturare l'attenzione. Scelta coraggiosa troppo poco evidente il collegamento il tema e l'agire delle danzatrici. Troppo parziale il punto di vista del narrante rispetto a quello di tutta la popolazione della zona.

Giurato 3: Laureato in filosofia presso l'Università di Pisa. Responsabile e dirigente del settore 5 presso il comune di Forte dei Marmi, cultura, scuola, servizi sociali turismo e sport.

Armoniosamente eseguito sul filo dei ricordi che si fanno storia al ritmo di musiche suggestive e quadri classici. E tutto alla fine si fa emozione!

Da un frammento si costruisce e si evoca un monologo. Belle musiche e coreografie. Tutto è magia e bellezza.

Bella rievocazione di un'attività locale ormai quasi perse nel ricordo. Buono il messaggio e l'atmosfera. Doveroso il ricordo dei caduti sul lavoro.

Tema attualissimo di alta levatura morale e civile. Sapiente il messaggio. Giusta l'atmosfera.

Giurato 4: Attore e regista di rappresentazioni liriche in prosa. Responsabile del centro di creazione teatrale effetto del teatro jenco di Viareggio

Le coreografie hanno lì eccellenza del simbolo essenziale. Piacevoli e ricche di sorprese le strutture centrali (carri). La regia segue un ritmo lento, ma pertinente e convincente. La musica coinvolge. La storia narrata rimane sullo sfondo preciso di un ottimo spettacolo. Complimenti.

Si sente il bisogno di movimentare di più i carri. La regia si lega bene alla narrazione che è la più funzionale della manifestazione. La musica aiuta a seguire lo spettacolo. Le coreografie sono spesso intense, ma discontinue. Bravi.

La ricerca storica è apprezzabilissima, la disposizione degli interpreti e dei figuranti non chiarisce i passaggi della storia. Le musiche non convincono rispetto al tema e la registrazione della voce narrante ha toni troppo bassi. Troppe soluzioni frettolose nella messa in scena.

Il tema del soggetto meritava uno sviluppo registico più deciso, i figuranti erano distratti, non concentrati, il ritmo coreografico è di semplice movimento e troppo lento. Le musiche belle, ma non legate alla voce narrante. I carri non rispecchiano il soggetto. Complimenti per l’uso dei materiali di riciclo per i vestiti.

Giurato 5: Laureata in storia medievale, insegna italiano e storia negli istituti superiori, ha lavorato per tanti anni per il Messaggero di Roma.

Una regia sapiente ha saputo armonizzare con grande maestria le bellissime scene, la musica, il bel testo ben recitato. Ne risulta una ricostruzione storica particolarmente suggestiva e ricca d’atmosfera. Bellissimi i costumi, ricchissima, variatissima, sfarzosa la scenografia. Ritmo, velocità, incisività nella narrazione, nel susseguirsi dei quadri composti con grande gusto ed effetto.

Molto bello il soggetto. Bellissimi i carri e le coreografie. La musica non mi è sembrata all’altezza delle immagini, bello il suono dei martelli che purtroppo si è sentito solo all’inizio e alla fine. Grande inventiva nel trasformare i simboli in immagini.

Bello il balletto iniziale. Il testo è a volte un po’ “melenso”. Bella la trovata delle fanciulle-vino. Non tanto bene armonizzato il testo, la musica, le scene. Bellissimi taluni carri.

Bello ed importante il soggetto, forse il più importante, ma svolto a volte in modo un po’ approssimativo. La voce recitante monocorde e didascalica. La coreografia meno curata che negli altri casi.

Martedì 29 Settembre

Giurato 1: Scenografo Ikebanidta e fotografo. Regista di lirica e teatro, tra l'altro assistente regia al grande Teatro Puccini a Torre del Lago

Innovativo continuamente. Pathos e ricchezza di idee originali costumi trucco e parrucche. Bella la narrazione a più voci che si intrecciano e che si chiude a cerchio con le figure viste all’inizio. Eleganza nel trattare l’argomento morte. Colpi scenici teatrali continui da gran teatro professionale. Ottima la musica e l’attrezzeria e i carri.

L’idea della lavorazione iniziale è geniale e così i carri che si muovono da “soli” e la lavorazione in diretta della terra cotta. Belli i costumi con le impronte e il trucco. Ottimi i carri e la sorpresa delle navi effetti notevoli e belle le coreografie. Ben realizzati i carri e ben abbinate le musiche.

Alternanza di costumi a livello qualitativo e di idee. Emozionante il video finale abbinato alla stirpe rievocata. Stupendo il carro finale e interessante il costume “a strisce”. Spesso la musica copriva le parole.

Bella l’idea. Carri e costumi non a livello eccelso. L’idea delle mini moto è eccezionale. Buona la colonna sonora.

Giurato 2: Stilista e creatrice di moda di abiti per la collezione "Clotilde" collabora con altre aziende di moda quali Alvaro Martini, Max Mara, Ugo Boss il quale ha creato una linea di abiti che si trasformano in giocattoli. Ha vestito la cantante Arisa per Sanremo Lab per poi partecipare al festival con un suo abito.

Ottima realizzazione ed espressione del tema pur nella sua preziosa semplicità. Il recupero del ieri, l’espressione pura delle nostre radici il passato che li lega li libera li valorizza nell’oggi. Ottima l’immagine dei costumi del tempo e la valorizzazione della manualità. Bella l’immagine generale ed emozionale.

Innovativi i costumi. Tema affrontato di profonda dolcezza. Musiche non in sintonia con la scena.

Interessanti le idee del regista. Il tema affrontato e il percorso di vita bambino-adulto. Un po’ di “confusione” nei passaggi di scena.

Tema importante quello sul mostro futuro e sull’ecologia, purtroppo affrontato con un po’ troppi luoghi comuni

Giurato 3: Responsabile regionale nominata da Roma pianista direttrice del coro delle voci bianche e responsabile dei servizi musicali per il Festival Pucciniano dove collabora da 27 anni.

Soggetto molto coinvolgente e toccante!Complimenti per i carri; l’ultimo che ha chiuso l’intervento, molto molto bello ed esaltante. Bellissime le barche!Avete trasmesso la cura e tutto l’amore e la passione con la quale avete lavorato. Grazie!

Tecnicamente perfetto ed originale. Molto curato sotto ogni aspetto. E’ stato difficile scegliere la classifica con il precedente. Complimenti a tutti!Bellissimo l’intreccio delle voci nel racconto.

Ottimo soggetto e sviluppato con armonia e volontà. In futuro cercare di migliorare soprattutto il collegamento fra un passaggio e l’altro della scena e le coreografie. Un poco monotono il racconto.

Sicuramente un buon soggetto ma poco curata nel suo insieme. Poteva essere sviluppato maggiormente soprattutto nella parte registica e coreografica.

Giurato 4: Laureata in conservazione dei beni culturali, con una tesi in storia e critica del cinema. Premiata dalla SNGC (Società Nazionale Giornalisti e Cinematografi di Roma). Diplomata in produzione televisiva presso il CFTA (Consorzio Tecnologie Avanzate) in Milano e redattrice di alcuni programmi RAI come L'Eredità

Ha utilizzato lo spazio scenico in maniera attiva sfruttando al meglio coreografie, narrazione, carri e costumi. Oltre che a fare un approfondimento storico-artistico ha mantenuto un perfetto equilibrio con tempi passati e presenti; coinvolgendo e completando pienamente tutte le componenti.

La rappresentazione è stata coinvolgente e molto ben approfondita. Sia nella struttura dei carri che in tutta l’impostazione narrativa. L’impronta è innovativa e moderna, di gusto contemporaneo, molto nuovo.

Pur essendo un soggetto tra i più interessanti, la rappresentazione appariva slegata e quindi poco coinvolgente.

Il soggetto molto semplice non ha contribuito a rendere la rappresentazione interessante. Piacevole e leggera la creatività di fattori?? E abiti di spazzatura che però hanno lasciato un senso di allegria e pco altro.

Giurato 5: Artista, pittore e scultore. Docente in discipline pittoriche, presso l'Istituto Statale di Lucca. Nel 2008/09 membro della commissione giudicatrice dei Premi Speciali per il Carnevale di Viareggio.

La fusione perfetta di tutti gli elementi basilari dello spettacolo rendono la resa generale di grande eleganza rigore stilistico, fascino visivo ed emotivo.

Il soggetto, di grande significato sociale, è reso con forza verista e simbolica.

Il dinamismo di tutte le componenti dello spettacolo unito alla estrema attualità del tema, fanno si che l’insieme risulti di grande efficacia.

Coerenza, efficacia narrativa, essenzialità e cura nei dettagli sono la qualità di questa rievocazione storica.