Primo posto |
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Questo lavoro presenta una forte disomogeneità di livello che affianca momenti poco rilevanti ad altri di altissima intensità poetica. Alcune delle scene sono intensamente emozionanti: il momento del Leccio, della maga e del carro con la rievocazione fotografica sono di altissima qualità, così come sorprendente è il finale con l’incoronazione di Leborio nella grande bestia. |
Secondo posto |
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Lavoro estremamente ricco, persino troppo! Gli elementi sono talvolta presentati in sequenza così rapida che non si ha modo di goderne appieno. Molto pregevole la scena della “decisione della vendetta” da parte di Satana. Tanti momenti divertenti e una scelta delle musiche che solletica il mio nerdismo. Però, forse a causa dei tanti elementi, la storia non riesce a soffermarsi in modo del tutto esaustivo. su alcuni snodi che avrebbero meritato maggiore attenzione (Satana che riesce ad impedire alla suora di impiccarsi o lei che viene murata viva o ancora la partita a scacchi, fulminea!). Meno elementi avrebbero reso tutto più “chiaro”, più “importante”. Ho molto apprezzato la cascata di schiuma nella casetta rosa a simboleggiare il fiume di melassa della terra senza male. Il tutto, ogni tanto, sembra ammantato da un’aria di clericalismo che mi lascia indifferente. |
Terzo posto |
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Il lavoro svolto è stupefacente, la resa scenica ottima, le musiche sono le migliori fra i quattro lavori. Il grosso problema di questa sfilata è che tutto resta molto superficiale, poco realistico, molto “disneyano”: I buoni-buoni senza macchia, e i cattivi scarsamente approfonditi. |
Quarto posto |
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Nel guardare questo lavoro si ha la sensazione di assistere ad un documentario. la scena non arriva, resta molto fuori dallo spettatore. i carri sono veramente pregevoli (forse i migliori di tutti) ma nonostante questo il tutto risulta un tantino noioso. la storia di Dioniso e della ricciolina non si sviluppa in nessun modo e non provoca nessun spossamento emotivo; non c’è conflitto, non c’è trama. Ottima la trasformazione delle ragazze in calici, il più bel colpo di scena a cui si assiste. Il ruolo del corifeo non è ben centrato,si oppone a tutto senza un vero perchè e non riesce a ritagliarsi un suo vero spazio. Buona l’idea dell’offerta del vino al pubblico. |