Primo posto |
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Non era facile scegliere la storia giusta. Ed inizialmente la vostra scelta poteva risultare “furba”. Quando però lo spettacolo ha avuto inizio ho capito che non era così. i contenuti c’erano tutti. Toccante, magico, corretta la scelta di usare il dialetto. Sono stata trasportata in una Carmignano lontana ma pulsante di vita. Playback senza sbavature, sorprendente nelle piccole cose. Ottimo uso dello spazio, tutti i carri sono stati incisivi. Ottimo uso del corpo, controllo. Pazzesco e folle come ogni storia vera: L’essenza del vero teatro in strada. Complimenti! |
Secondo posto |
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Ho visto un nuovo genere, quello del docu-palio, interessante, non era facile. Il rischio era quello di risultare un po’ “freddini” ed alcune volte è accaduto ma si capiva l’intenzione di far trasparire l’animo dell’acino. Tecnica buona, carri coreografici, buoni i passaggi. Ritmo narrante del docu. |
Terzo posto |
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Il musical in strada è già di per se un’idea folle, se poi si aggiunge l’idea del tema trattato c’è da dirvi; siete stati coraggiosi! Si comprende il grande lavoro che avete fatto. Bravi, c’è ancora qualcosa da migliorare in fatto di gestione dello spazio e per quanto concerne la consapevolezza sulla scena degli attori ma la materia c’è e molta anche. |
Quarto posto |
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Atmosfere suggestive e recitazione convincente. Buon uso della maschera e del teatro di figura in generale, tanti piccoli dettagli interessanti come i palloncini che crescono sull’albero, poesia, peccato però perchè la storia che sembrava interessante sembra non essersi completamente dipanata, forse perchè l’idea era davvero molto complessa da mettere in scena. Bel tentativo. |