Primo posto |
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Il ritmo era giustissimo! Interessante scelta registica e messa in scena di uno dei temi più macroscopici dell’esistenza umana: il bene ed il male. Nessuna banalità nell’affrontare lo scontro tra le diverse parti dell’animo umano. Molto ben riusciti i carri, soprattutto la partita a scacchi tra Dio e Lucifero. Ottima la scelta della contrapposizione di un dio-bambino ed un anziano corpo che ospita il dio del male che in fondo poi così malvagio non è. |
Secondo posto |
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Molto ben riuscita la rappresentazione dei due protagonisti, tanto da affezionarsi ad entrambi. La scelta dello stile “musical” ha reso lo svolgimento molto scorrevole, regalando momenti molto ben riusciti, con un andamento quasi cinematografico. Rispetto ad altri, il livello di tutti i partecipanti era abbastanza omogeneo e questo ha permesso di non perdere mai l’attenzione e non abbassare mai il livello di magia e coinvolgimento dello spettatore. Insomma una bella storia e ben raccontata. |
Terzo posto |
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“Effetti speciali” pensati e realizzati con molto ingegno! |
Quarto posto |
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Un sentito omaggio ad un uomo realmente vissuto a Carmignano, interpretato attraverso la storia del paese, con i suoi personaggi e le sue caratteristiche. Molto belle le scene d’insieme, colorate, movimentate e ben orchestrate. La musica, soprattutto i pezzi di Yann Tiersen, hanno trasportato nell’atmosfera di fantasia. |