Non si sa come… ma sono arrivato qua. Estraneo in terra estranea, una terra che mi ha chiamato, ammiccante. Abbarbicato alle certezze di una vita, dall’alto delle mie ragioni, ho inteso insegnare, guidare, imporre… certo che la Mia fosse la Via.
I miei primi passi son stati quelli di un cieco; i miei primi incontri quelli di uno scettico. Non vedevo, non sentivo, non capivo. Poi… non si sa come, quell’arrivo si è trasformato in partenza, improvvisa, senza meta. Un lungo viaggio infinito negli odori, nei colori, nei ricordi di un tempo eterno che racconta una storia assoluta, l’unica che valga la pena ascoltare. E narrare.
Quelle voci, quei volti, quelle mani mi hanno portato in profondità, aprendomi al Mondo. Non si sa come, ma questa terra morbida abitata da genti innamorate e orgogliose, mi ha condotto nel baratro della consapevolezza mostrandomi la Bellezza che sola racchiude il Senso.
Cammino tra le ombre cercando immagini perdute di una vecchia
Carmignano. Mi spaventano quei mostri che mi vengono incontro
non c’è incantesimo di fata che tenga.
Solo ora scopro un amore incondizionato sotto un cielo infuocato
di un’altra torrida estate.
Non ci sono puzzle da completare o enigmi da risolvere solo la
nostra solita giostra stretti uno nell’altro solo noi senza paesaggi,
senza alberi, senza colori solo i nostri sorrisi e i nostri abbracci.
Mi hai preso per mano e nel tramonto di un giorno di festa
ti sei inventato tutto questo. Forse mi è sfuggito qualcosa ho
cercato di non dargli un nome ho chiuso gli occhi e sono rimasta così,
silenziosamente.
Al di là della porta c’è qualcuno.
So già chi si nasconde, ecco la mano, sul ruvido legno della porta.
Riconosco il canto di un mancato respiro e quello strano suonar del
piede. Scricchiolio di scale. Nella voce rotta riconosco il riflesso di
uno specchio
Mi chiedevo se prima o poi le cose sarebbero cambiate o se
saremmo rimaste così per sempre, ad osservare la vita senza mai
poterla afferrare.
Senza poterglisi abbandonare.
Percepirne i colori e le mille sfumature.
Se avremmo rivisto il cielo o ci saremmo sdraiate ancora sull’erba.
I giorni passavano lentamente, a volte sembravano non finire.
Riuscite a immaginarlo?
Fare, guardare, sentire le stesse cose.
Ogni minuto.
Ogni ora.
Venerdì 28 Settembre | Sabato 29 Settembre | Domenica 30 Settembre |
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