Festa di San Michele - Carmignano - Prato


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Venerdì 4 Ottobre - Giurato 1

2013


Sabato 27 settembre 2014
Giurato 3
MATTEO MAZZONI


è direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana; Responsabile del Coordinamento di redazione di Toscana Novecento Portale di Storia contemporanea; Vicepresidente dell’Istituto Gramsci Toscano. Ha concentrato la sua attività di ricerca sul periodo fascista e l’avvento dell’Italia repubblicana, con una specifica attenzione allo studio della realtà toscana. Ha ideato e svolto come docente diversi percorsi di formazione per insegnanti e didattici per studenti. Innumerevoli le pubblicazioni sulla materia.


Voto e giudizi espressi


Primo posto

Premiata la scelta del tema e del messaggio di pace nel suo valore storico nel 70esimo della liberazione e nella sua attualità soprattutto per la capacità di esprimerla con una rappresentazione originale che ha legato la specificità di Carmignano e del suo territorio al valore della natura e del rapporto intergenerazionale. Accurati i costumi storici degli anni di guerra, lodevoli tutti gli aspetti di una rappresentazione che nel fascino delle coreografie e della recitazione ha saputo emozionare. Lodevole anche il messaggio sul valore sociale dell’anziano. Emozionante il finale, culmine di tutto lo spettacolo. Ottima sinergia tra musiche e rappresentazione.

Secondo posto

La magia e il fascino della favola perfettamente intrecciate alla cruda e dolorosa realtà. La specifica intimità di una vicenda resa generale nel valore esemplare di una “fabula” che riprende l’efficacia comunicativa del mito antico. Tutto realizzato in uno spettacolo esemplare, nei carri, nelle coreografie, nei costumi, nella recitazione dei bambini in particolare. Tutto ben intrecciato da una regia accurata. Scissa da ogni epoca la violenza acquista un valore generale ed attuale. Premiato il coraggio della scelta di un tema “difficile”, forse scomodo in un contesto di festa ma reso con grande delicatezza e sensibilità. Una narrazione circolare che lascia interrogativi e stimoli alla riflessione nello spettatore, non solo la soddisfazione per la visione di un bello spettacolo.

Terzo posto

Uno spettacolo denso e capace di coniugare la bravura dei singoli protagonisti con il coinvolgimento di scene di “massa”. Forte nel messaggio di denuncia e coerente nella sua narrazione anche se con un’interpretazione soggettiva dove le emozioni del presente paiono caricare troppo la lettura del passato. Le comparazioni di epoche storiche efficaci da un punto di vista comunicativo ed emotivo possono essere scivolose sul piano dell’analisi. Lodevole comunque l’impegno nella denuncia del feminicidio e la cura dei diversi aspetti che concorrono a rendere affascinante, ricca, curata nei dettagli la rappresentazione.

Quarto posto

Storia esemplare di sport e di vita ultima solo per l’inevitabile rigidità di una graduatoria. La linearità della rappresentazione avrebbe meritata una maggiore contestualizzazione oltre l’attenzione prestata ai costumi e ai cartelloni con immagini. Talvolta la musica non collimante con voce narrante. Avrei accentuato maggiormente immagine del sacrificio e della fatica del campione anche attraverso diversi posizionamenti della piazza.

     

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